Traduzione dal latino 03 carpe diem

Mettiti Comodoa

... niente ti turbi ...

"Carpe diem", letteralmente "cogli il giorno", liberamente tradotta in "cogli l'attimo", anche se la traduzione più appropriata sarebbe "ruba un giorno (al tempo)", ovvero una sorta di invocazione a cercare di porsi al di fuori dall'interminabile e continuo ciclo "distruttore" del tempo è una locuzione tratta dalle Odi del poeta latino Orazio (Odi 1, 11, 8).

La «filosofia» oraziana del carpe diem si fonda sulla considerazione che all'uomo non è dato di conoscere il futuro, né tantomeno di determinarlo.

Solo sul presente l'uomo può intervenire e solo sul presente, quindi, devono concentrarsi le sue azioni, che, in ogni sua manifestazione, deve sempre cercare di cogliere le occasioni, le opportunità, le gioie che si presentano oggi, senza alcun condizionamento derivante da ipotetiche speranze o ansiosi timori per il futuro.

Orazio volle infondere una serena dignità all'uomo che dia valore alla propria esistenza sfidando l'usura del tempo e il suo status effimero. Lungi quindi dall'essere un crasso e materialista invito al bere, od anche un piacere senza turbamento, carpe diem esprime l'angosciosa imprevedibilità del futuro, la gioia dignitosa della vita e il coraggio della morte; l'espressione di un valore che spesso nelle odi oraziane si confonde con l'ammirata esplorazione lirica del paesaggio, talvolta meraviglioso e sublime, talvolta a tinte cupe e fosche: riflesso perenne di un'esistenza complessa, di un reticolo fittissimo di esperienze ed emozioni che è lecito vivere intensamente prima della morte.

 

 

Carpe diem